Il
Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, anche conosciuto come Parco della Murgia Materana, è un’area protetta che si estende su entrambi i versanti della Gravina di Matera, un profondo Canyon che costeggia i Sassi.
Parte del territorio del parco, circa mille ettari, nel 2007 sono stati inseriti nel Patrimonio Mondiale in aggiunta ai Sassi per il sito Unesco di Matera. Il Parco della Murgia Materana si estende per circa venti chilometri su ambedue i lati, lungo il greto del torrente Gravina di Matera, secondo un asse Nord - Sud. Al suo interno vi sono molte grotte naturali ed artificiali, alcune di esse sono state usate come ripari sin dalla preistoria, altre sono parte di casali rupestri e villaggi al cui interno vi possono essere monasteri, luoghi di culto, chiese rupestri, opifici e ripari per animali.
Da un punto di vista naturalistico il parco offre l’opportunità di immergersi in una natura incontaminata e di poter effettuare passeggiate o trekking abbinando l’attività fisica alla cultura e all’archeologia. La vegetazione prevalente è quella legata alle aree fluviali e alla macchia mediterranea, vi sono un elevato numero di piante officinali e commestibili e non mancano rarità botaniche come le orchidee spontanee, una di queste è tipica di questo ambiente e prende il nome proprio da Matera.
Visitare il Parco della Murgia Materana
Il
Parco della Murgia Materana è una tappa molto consigliata nell’ambito di una visita turistica a Matera.
Sono molteplici i luoghi che dove è possibile recarsi per vivere questa esperienza.
Contrada Palomba
In contrada Palomba situata all’ingresso nord-est di Matera ci si trova in un area con una diffusa presenza di grandi cave di tufo. Tra i luoghi da non perdere si può liberamente visitare il Parco Scultura della Palomba, costituito da una grande cava e da una serie di ambienti caratteristici della murgia materana di grande fascino. Qui l’artista Antonio Paradiso ha creato un luogo straordinario fondendo il paesaggio rupestre con le proprie opere, alcune gigantesche in pietra e in ferro.
A fianco al Parco Scultura si può arrivare fino al Santuario di Santa Maria della Palomba, uno dei grandi santuari mariani del territorio materano posto all’apice di un grande complesso rupestre che si affaccia a strapiombo sulla Gravina di Matera.
Contrada Murgecchia
Tra i luoghi più belli e ricchi di storia del Parco della Murgia Materana si raggiunge sempre dalla S.S. 7 (via Appia) con ingresso a fianco del Santuario della Palomba. E’ un area vasta che contiene alcune tra le più belle e interessanti testimonianze dell’insediamento primordiale dell’uomo nel territorio materano. Sono presenti un villaggio neolitico indagato all’inizio del 1900 da Domenico Ridola, una necropoli dell’età del bronzo, e diversi complessi rupestri che testimoniano l’importanza del luogo dal neolitico fino all’alto medioevo.
Murgia Timone e il belvedere del Parco
Tra i luoghi più visitati c’è il belvedere del Parco situato su Murgia Timone di fronte ai Sassi di Matera, di qui il paesaggio rupestre si offre in tutta la sua spettacolare bellezza. Il belvedere è facilmente raggiungibile in auto percorrendo la S.S. 7 (via Appia) che collega Matera a Laterza con uscita indicata. Risalendo la via che dalla statale porta fino al belvedere si trovano i complessi rupestri di S. Nicola alla via Appia, di Murgia Tre Ponti e sul piano il complesso con la Chiesa rupestre di San Falcione. Arrivati sul belvedere, immediatamente sotto si trovano la Chiesa rupestre di Madonna delle Tre Porte, e quella di S. Agnese.
Sul piano di Murgia Timone si possono effettuare delle escursioni e visitare il fianco orientale della Gravina di Matera (sentiero Belvedere), i Villaggi neolitici di Murgia Timone, la Chiesa rupestre di Madonna delle Croci, escursione che richiede più tempo e per la quale è consiglata una guida.
I Complessi Rupestri
Il Parco della Murgia Materana contiene un elevato numero di complessi rupestri che ne caratterizzano il paesaggio culturale testimoniando gli insediamenti umani dalla preistoria fino al secondo all’età moderna. Dopo il medioevo questi complessi o casali rupestri sono stati prevalentemente utilizzati come luoghi di ricovero degli animali nelle pratiche della pastorizia.
Oltre quelli citati nei luoghi più accessibili di Murgia Timone, Murgecchia e Contrada Palomba, i complessi più importanti si trovano a sud della città di Matera dove il Parco si estende fino al territorio del limitrofo comune di Montescaglioso. A sud est si trovano i complessi di contrada Agna dove si trova la famosa Grotta dei Pipistrelli i cui reperti sono esposti presso il Museo Nazionale Ridola, il complesso dell’Ofra, del Santissimo Crocifisso alla Selva (noto come Cristo la Selva), il Villaggio Saraceno, i complessi di Murgia S. Andrea in agro di Montescaglioso.
A sud lungo la Gravina di Picciano si trovano molti altri complessi come quelli di Santa Lucia al Bradano, e soprattuto quello della Cripta del Peccato Originale, i cui dipinti risalenti all’epoca longobarda sono di eccezionale valore storico e culturale.